Disregolazione della flora intestinale e DA: nuove prove supportano un’associazione causale
Uno studio pubblicato su Frontiers in Immunology offre nuove prove di un’associazione causale tra microbiota intestinale e psoriasi, che si […]
Una tipologia della pelle ai livelli alti della classificazione Fitzpatrick, la stagione non estiva ed essere di un’etnia non-bianca sarebbero fattori predittivi associati a insufficienza di vitamina D nei pazienti pediatrici affetti da alopecia areata. Ad osservarlo, su Cureus, è stato un team della Brown University di Providence (USA), guidato da Rachel Lim.
I ricercatori hanno raccolto dati da 439 pazienti pediatrici con una diagnosi di alopecia areata, tra cui sono stati inclusi pazienti in cui erano stati registrati i livelli di 25-idrossivitamina D, che non avevano assunto integratori a base di vitamine e che non erano affetti da altre malattie croniche o altre comorbidità autoimmuni, a parte l’alopecia.
All’interno di questa coorte, il 60,4% dei pazienti aveva insufficienti livelli di vitamina D, di cui il 38,2% risultava in deficit. L’analisi multivariata ha permesso al team americano di rilevare i tre valori predittivi, mentre è stato osservato che l’indice UV mensile era inversamente associato a livelli insufficienti di vitamina D.
Fonte: Cureus (2022) – doi: 10.7759/cureus.22934
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