Approccio minimamente invasivo superiore nell’artroplastica dell’anca

Secondo uno studio pubblicato su Surgeon, per l’artroplastica dell’anca l’approccio minimamente invasivo anterolaterale (MIAL) è superiore all’approccio transmuscolare laterale (LT) in termini di risultati clinici.


“L’artroplastica totale dell’anca è una procedura comunemente eseguita utilizzando un approccio minimamente invasivo (MI), declinato in diverse tecniche. L’approccio MI anterolaterale (MIAL) è uno dei metodi utilizzati nella pratica clinica, ma non è chiaro se sia superiore agli approcci non minimamente invasivi” spiegano gli autori, guidati da Tomonori Shigemura, del Teikyo University Chiba Medical Center, in Giappone.


Per meglio capire la situazione, i ricercatori hanno eseguito una revisione sistematica e una metanalisi dei risultati delle procedure di artroplastica dell’anca che hanno utilizzato l’approccio MIAL, valutando se esso fosse superiore all’approccio transmuscolare laterale in termini di tempo operatorio, perdita di sangue, parametri radiologici e risultati clinici.


Gli esperti hanno incluso nella metanalisi sei studi. I risultati aggregati non hanno indicato differenze statisticamente significative tra i gruppi in termini di tempo operatorio, angolo di abduzione della coppa acetabolare, e angolo di antiversione della coppa acetabolare. La perdita ematica operatoria è stata significativamente maggiore in coloro che erano stati sottoposti all’intervento tramite l’approccio MIAL rispetto all’approccio LT, ma l’Harris Hip Score postoperatorio (HHS) valutato al momento del follow-up finale è risultato significativamente più elevato in coloro che erano stati trattati con approccio MIAL rispetto a coloro che erano stati gestiti con approccio LT.


Fonte: Surgeon. 2021

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