Bambini con malattia renale cronica: misurare con costanza la pressione in ambulatorio può aiutare a identificare un rischio di disfunzione cardiaca

La pressione sanguigna misurata in ambulatorio con regolarità potrebbe identificare meglio i bambini con malattia renale cronica a rischio di disfunzione cardiaca subclinica rispetto a una misurazione della pressione non regolare, secondo uno studio pubblicato su Hypertension.


“La disfunzione diastolica è una delle prime anomalie cardiache nei pazienti con malattia renale cronica. Abbiamo analizzato i marcatori ecocardiografici della funzione ventricolare sinistra di 786 bambini e adolescenti arruolati nella coorte CKiD (Chronic Kidney Disease in Children), un ampio studio osservazionale prospettico su bambini con malattia renale cronica” afferma Mark Mitsnefes, del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, primo autore del lavoro.


L’esito primario dello studio era il rapporto tra velocità di afflusso mitralico precoce e velocità di picco anulare mitralico precoce (E/e’) come marcatore di compliance ventricolare sinistra. La funzione diastolica anormale è stata definita come E/è>8,0. I bambini con un rapporto E/e’ anormale erano più giovani, avevano una velocità di filtrazione glomerulare e un’emoglobina stimate inferiori, e una maggiore prevalenza di ipertensione e ipertrofia ventricolare sinistra rispetto a quelli con E/e’ normale.


Nell’analisi aggiustata, un rapporto E/è più elevato è risultato indipendentemente associato all’ipertensione ambulatoriale. Altri predittori indipendenti significativi erano il punteggio Z dell’indice di massa ventricolare sinistro più alto, l’aumento del punteggio Z dell’indice di massa corporea, l’emoglobina più bassa, il livello di fosforo più alto e l’età più giovane. La pressione sanguigna casuale non era significativamente associata a E/è più elevati.


Fonte: Hypertension

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