Cancro dell’esofago: chemio-radioterapia iniziale e resezione chirurgica per i pazienti anziani

I pazienti anziani (di età pari o superiore a 70 anni) con tumore localmente avanzato dell’esofago e della giunzione esofagogastrica dovrebbero valutare un regime terapeutico che comprende la chemio-radioterapia iniziale e la resezione chirurgica, un’operazione che rimuove la parte cancerosa dell’organo.


Questa terapia, almeno negli Stati Uniti, spesso non viene offerta ai pazienti anziani per il timore che non tollerino un regime di trattamento così intenso. Uno studio condotto dalla Ochsner Clinic Foundation a Los Angeles mostra che i pazienti più anziani che hanno ricevuto la terapia avevano risultati paragonabili a quelli dei pazienti più giovani (sotto i 70 anni).

L’articolo è stato pubblicato dal Journal of American College of Surgeons.


I medici hanno analizzato i dati raccolti tra il 2004 e il 2019 di 343 pazienti affetti da cancro che avevano subito un’esofagectomia con intento curativo. I dati raccolti includevano informazioni demografiche, stadio del tumore, punteggi di comorbilità preoperatoria, variabili di trattamento ed esiti a breve e lungo termine.


I pazienti sono stati suddivisi in quelli che avevano più di 70 anni e quelli che avevano meno di 70 anni. Duecentottantadue pazienti hanno ricevuto una chemio-radioterapia iniziale prima dell’esofagectomia, di questi facevano parte 188 pazienti di età inferiore a 70 anni e 94 pazienti di età pari o superiore a 70 anni.


Sebbene il punteggio di rischio preoperatorio e le aritmie atriali postoperatorie fossero più alti nel gruppo più anziano, la gravità delle complicanze postoperatorie, i tassi di mortalità peri-operatoria e la durata della degenza erano simili nei due gruppi.


La sopravvivenza a 5 anni aggiustata per età a lungo termine è stata del 44,8% per il gruppo più anziano e del 39% per il gruppo più giovane. I risultati suggeriscono quindi che questa terapia possa essere utilizzata con successo in un segmento considerevole di pazienti anziani con tumori esofagei.


Fonte: Journal of American College of Surgeons

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