Carcinoma polmonare: una nuova definizione di malattia iperprogressiva

La malattia iperprogressiva è un modello aggressivo di progressione che si osserva nei pazienti affetti da tumore polmonare non-a-piccole cellule (NSCLC) trattati con inibitori del checkpoint immunitario che coinvolge il blocco PD-1/PD-L1. Manca però negli studi una definizione univoca di malattia iperprogressiva e a volte questo termine descrive dei comportamenti tumorali diversi.

Uno studio diretto dai ricercatori dell’Université Paris-Saclay in collaborazione con gruppi spagnoli e italiani ha analizzato le diverse definizioni disponibili e stabilito i criteri per una definizione univoca di malattia iperprogressiva. I risultati sono stati pubblicati dalla rivista JAMA Oncology.

Lo studio di coorte retrospettivo ha incluso 406 pazienti con NSCLC avanzato trattati con inibitori PD-1 / PD-L1 dal 1 novembre 2012 al 5 aprile 2017, in 8 centri francesi. 

I ricercatori hanno valutato l’accuratezza di ciascuna definizione di malattia iperprogressiva per identificare la frequenza della malattia iperprogressiva e l’associazione con esiti più scarsi del trattamento con inibitore del checkpoint immunitario. Per far questo hanno analizzato le lesioni tumorali osservate in almeno due scansioni tomografiche, valutato e calcolato gli indici dinamici utilizzati nelle precedenti definizioni proposte, come il tasso di crescita del tumore o la cinetica di crescita del tumore prima e durante il trattamento.

Usando le diverse definizioni disponibili della malattia iperprogressiva, si passava da un’incidenza del 5,4% (n = 22; definizione basata sul ritmo di progressione) al 18,5% (n = 75; definizione basata sul tasso di crescita del tumore). Per ogni definizione, la malattia iperprogressiva era associata a una sopravvivenza più scarsa

La differenza tra il tasso di crescita del tumore prima e durante la terapia (ΔTGR) era il parametro maggiormente correlato alla scarsa sopravvivenza globale con un plateau iniziale per un numero maggiore di pazienti e un aumento più lento. Questo parametro si è rivelato il modo migliore per distinguere i pazienti con malattia iperprogressiva.

Questi risultati suggeriscono che le 5 definizioni di malattia iperprogressiva adottate fin ora non sono associate allo stesso comportamento tumorale. Potrebbe essere interessante adottare una nuova definizione, basata sulla differenza del tasso di crescita del tumore superiore a 100. Sono comunque necessari ulteriori studi su gruppi più ampi di pazienti per convalidare questa definizione proposta.

Fonte: JAMA Oncology

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