La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
L’arteriosclerosi è un processo infiammatorio cronico, e l’infiammazione è una componente importante delle coronaropatie acute. Il rapporto piastrine/linfociti (PLR) rappresenta un utile parametro che illustra l’entità della risposta infiammatoria.
E’ stato dunque condotto uno studio atto ad esplorare l’associazione fra PLR e mortalità a lungo termine nei pazienti con coronaropatie acute. Sono stati presi in considerazione 538 pazienti, seguiti in media per 79 mesi.
Essi sono stati divisi in 3 terzili sulla base del livello di PLR. La mortalità a 5 anni era significativamente maggiore nei pazienti del terzile di PLR superiore rispetto a quanto riscontrato negli altri due terzili.
Nell’ambito dell’analisi della regressione, un elevato livello di PLR risulta essere un fattore predittivo indipendente della mortalità a 5 anni.
L’analisi di Kaplan-Meier in base alla sopravvivenza a lungo termine libera da mortalità ha rivelato una maggiore frequenza della mortalità nel terzo terzile di PLR rispetto al primo.Il PLR dunque, che viene calcolato con facilità e rappresenta un marcatore universalmente disponibile, potrebbe risultare utile nella classificazione del rischio a lungo termine dei pazienti con coronaropatie acute.
Fonte: Postepy Kardiol Interwencynej 2020