Coronavirus: Ordine medici, ‘si valuti colore regioni anche su casi no Covid’

I parametri per valutare il ‘colore’ delle Regioni in base al rischio pandemico “devono comprendere anche la capacità del Servizio sanitario a garantire l’assistenza alle patologie non Covid. Un elemento di cui il Governo dovrebbe tener conto al di là dell’algoritmo dei 21 parametri, che fotografano una situazione limitata al Covid. Le decisioni sulle misure restrittive dovrebbero essere gestite, tenendo conto delle difficoltà che si hanno anche per tutte le altre malattie”. Lo ha spiegato all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), che ha già proposto questo suggerimento al ministro della Salute, Roberto Speranza. 

“Le prestazioni no Covid, come si è più volte evidenziato – ha detto Anelli – si sono ridotte in numero notevolissimo durante la prima ondata. Circa un milione di cittadini sono stati interessati da Covid-19, ma una larga parte di italiani ha bisogni di salute da tenere in considerazione. Circa 24 milioni sono solo i malati cronici. E poi ci sono le persone che hanno patologie acute, e i malati rari. E i medici sono sempre quelli: se si spostano maggiormente sul versante infettivo, si scoprono tutti gli altri settori. Se controlliamo il Covid ma poi abbiamo un aumento di mortalità da infarto perché le ambulanze non arrivano in tempo non abbiamo fatto un buon lavoro”. 

La soluzione, in ogni caso, “è comunque quella di tenere bassa la curva dei contagi, in modo da consentire al Ssn di far fronte a tutte le problematiche che non vanno dimenticate”, conclude Anelli. 



Fonte: Adnkronos Salute

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