Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
Diminuisce in Italia l’incidenza di nuovi casi, la positività e la pressione sui servizi sanitari. “Di nuovo in calo l’incidenza settimanale dell’infezione da Covid-19, si registra un valore nazionale pari a 146 casi ogni 100mila residenti. Giù anche la positività che nell’ultima settimana scende al 7%. Si registra una minor pressione anche sui servizi sanitari: in settimana ci sono stati -36,99 isolati a domicilio ogni 100mila abitanti, -1,39 ricoveri ordinari ogni 100mila abitanti e -0,15 ricoveri intensivi ogni 100mila abitanti”. È quanto emerge dalla 36esima puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Altems, l’Alta Scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica, con il confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-Cov-2 a livello nazionale.
Nel report “si confermano le differenze importanti in termini di incidenza della diffusione del Covid-19 nelle diverse Regioni che proseguono anche nella fase 2 – evidenzia il documento – I dati (al 18 Gennaio) mostrano che la percentuale di casi attualmente positivi (547.059) sulla popolazione nazionale è pari a 0,92% (in calo rispetto ai dati dell’11 gennaio in cui si registrava lo 0,97%). La percentuale di casi (2.390.102) sulla popolazione italiana è in sensibile aumento, passando dal 3,84% al 4,01%”.
“Il primato per la prevalenza periodale sulla popolazione si registra nella provincia di Bolzano (6,32%), in Veneto (6,13%) e in Valle d’Aosta (6,12%), ma è Bolzano (2,27%), Veneto (1,42%) e Puglia (1,40%) dove si rileva la maggiore prevalenza puntuale di positivi, con valori in leggero aumento nelle altre regioni, e con un media nazionale pari a 0,92%, “in calo rispetto ai dati dell’11 gennaio”, puntualizzano i ricercatori.
Per quanto riguarda la letalità “nell’ultima settimana il dato più elevato si registra nella provincia autonoma di Trento pari a 14,88 per 1.000 abitanti e nella Liguria pari a 12,1 per 1.000, nonostante siano ben lontani dal valore massimo registrato a marzo; la letalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari al 4,16 per 1.000 (in calo rispetto alla scorsa settimana analizzata 4,25 per 1.000)”.
“Nell’ultima settimana – osservano i ricercatori Altems – la mortalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari a 4,59% (in calo rispetto alla scorsa settimana analizzata 4,82%). Il Friuli-Venezia Giulia ha superato notevolmente il valore soglia registrando una mortalità grezza pari a 13,51%, a seguire il Veneto a 8,85% e la provincia autonoma di Trento a 8,62%”.
Fonte: Adnkronos Salute