Dopo il Covid l’Oms Europa lancia la prima rete paneuropea per il controllo delle malattie
L’Oms Europa ha lanciato congiuntamente la Rete paneuropea per il controllo delle malattie (Ndc) con l’Agenzia per la […]
Contagi in crescita per la quarta settimana consecutiva, in tutte le Regioni
Oltre 54 mila nuovi casi (+32,3%) in 7 giorni, mentre di pari passo aumentano ricoveri (+15,5%) e terapie intensive (+14,3%). Questo il quadro tracciato dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che rileva nella settimana 10-16 novembre, rispetto alla precedente, un aumento dei contagi (54.370 rispetto a 41.091) e dei decessi (402 contro 330). Continuano a salire anche i casi attualmente positivi (123.396 rispetto a 100.205), le persone in isolamento domiciliare (118.945 contro 96.348), i ricoveri con sintomi (3.970 rispetto a 3.436) e le terapie intensive, dove i pazienti sono passati da 421 a 481 (+14,3%).
“Per la quarta settimana consecutiva – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali (+32,3%) come documenta anche la media mobile a 7 giorni, che in un mese è triplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 7.767 il 16 novembre”. Nelle ultime 4 settimane l’aumento della circolazione virale è ben documentato dall’incremento sia del rapporto positivi/persone testate (da 3,6% a 12,7%), sia del rapporto positivi/tamponi molecolari (da 2,4% a 5,8%) e positivi/tamponi antigenici rapidi (da 0,07% a 0,21%). In tutte le Regioni tranne Calabria e Umbria – si legge nel report Gimbe – si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 0,7% della Regione Puglia al 180% della Valle D’Aosta.
Cartabellotta, ‘inaccettabile che non siano state introdotte restrizioni locali’
In 84 Province si registra un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Umbria e Veneto tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. In 7 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (638), Bolzano (402), Gorizia (369), La Spezia (248), Forlì-Cesena (219), Padova (179) e Vicenza (152). “Di fronte a questi numeri – sottolinea Cartabellotta – è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali, seppur impopolari, accettando il rischio che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla”.
Fonte: Adnkronos Salute