Covid. Oms: “Calano nuovi casi ma i contagi sono sottostimati perché si fanno pochi test”

Lo rileva l’ultimo bollettino epidemiologico dell’Oms che segnala un decremento globale dei nuovi casi del 15% ma con notevoli eccezioni in molti Paesi della Regione del Pacifico occidentale tra cui spicca un incremento del 42% di nuovi casi in Giappone e del 24% nella Corea del Sud. 

Prosegue ancora la discesa dei nuovi casi di contagio Covid a livello globale, con un calo del 15% delle nuove diagnosi nella settimana dal 31 ottobre al 6 novembre rispetto alla settimana precedente, pur se alcune notevoli eccezioni di alcuni Paesi che hanno segnato un brusco incremento.

Lo rileva l’ultimo bollettino epidemiologico dell’Oms che sottolinea tuttavia una possibile sottostima dei casi dovuta a un generale decremento delle attività di testing.

In tutto i casi registrati nel nuovo bollettino sono 2,1 milioni in tutto il mondo.

Per quanto riguarda i decessi sono anch’essi diminuiti (-10%) per un totale di oltre 9.400 morti.

A far data il 6 novembre 2022, sono oltre 629 milioni i casi confermati e oltre 6,5 milioni di decessi segnalati a livello globale.

A livello regionale, il numero di nuovi casi settimanali segnalati è diminuito o è rimasto stabile in quattro casi delle sei regioni dell’OMS: la Regione Europea (-39%), la Regione Africana (-18%), la Regione del Mediterraneo Orientale (-11%) e la Regione delle Americhe (-3%); mentre il numero dei casi è aumentato nella Regione del Sud-est asiatico (+28%) e nella regione del Pacifico occidentale (+10%).

Il numero di nuovi decessi settimanali è diminuito o è rimasto stabile in quattro regioni: la Regione Europea (-40%), la Regione delle Americhe (-21%), la Regione del Mediterraneo Orientale (-14%) e la Regione Africana (-4%); mentre è aumentato nella regione del Sud-est asiatico (+535%: principalmente a causa della segnalazione batch dall’India) e dalla regione del Pacifico occidentale (+8%).

A livello nazionale, il numero più alto di nuovi casi settimanali è stato segnalato dal Giappone (401.693 nuovi casi; +42%), Repubblica di Corea (299.440 nuovi casi; +24%), Stati Uniti d’America (266.104 nuovi casi; +5%), Germania (224.099 nuovi casi; -40%) e Cina (219.102 nuovi casi; -15%).

Il maggior numero di nuovi decessi settimanali è stato segnalato dagli Stati Uniti d’America (2.480 nuovi decessi; -20%), India (1.484 nuovi deceduti; +2598% dovuto principalmente alla segnalazione cumulativa a posteriori), Cina (539 nuovi decessi; +10%), Federazione Russa (484 nuovi deceduti; -15%) e Francia (404 nuovi decessi; 20%).

Regione Europea

La regione europea ha segnalato poco meno di 717.000 nuovi casi, con una diminuzione del 39%. rispetto alla settimana precedente.

Due (3%) dei 61 paesi per i quali i dati sono disponibili hanno segnalato incrementi nei nuovi casi del 20% o più, con il gli aumenti proporzionali più elevati osservati in Uzbekistan (189 contro 139 nuovi casi; +36%) e Cipro (3544 contro 2821 nuovi casi; +26%).

I numeri in valori assoluti più alti di nuovi casi sono stati segnalati dalla Germania (224.099 nuovi casi; 269,5 nuovi casi per 100 000; -40%), Francia (126.497 nuovi casi; 194,5 nuovi casi ogni 100 000; -44%) e Italia (110.988 nuovi casi; 186,1 nuovi casi ogni 100.000; -47%).

Il numero di nuovi decessi settimanali nella regione è diminuito del 40%. rispetto alla settimana precedente, con 2.679 nuovi decessi segnalati.

Il più alto numero di nuovi decessi è stato segnalato dalla Federazione Russa (484 nuovi deceduti; <1 nuovo decesso ogni 100 000; -15%), Francia (404 nuovi decessi; <1 nuovo decessi ogni 100 000; -20%) e Italia (335 nuovi decessi; <1 nuovo decesso per 100 000; -40%).

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