Dal piede alla fibrillazione atriale: visita annuale dei pazienti diabetici

Secondo un nuovo studio i cui risultati sono stati presentati al congresso della Società Europea di Cardiologia, e pubblicati sull’European Heart Journal, nei pazienti con diabete è possibile rilevare la fibrillazione atriale durante le valutazioni annuali del piede.


Il diabete è un fattore di rischio indipendente per la fibrillazione atriale, e la prevalenza di questo problema è almeno due volte maggiore nei pazienti con diabete rispetto a quelli che non ne soffrono. Le persone con fibrillazione atriale hanno un rischio cinque volte maggiore di ictus, ma i farmaci anticoagulanti sono un’efficace terapia preventiva.


“Nel nostro studio, un paziente con diabete su sei ha mostrato di avere una fibrillazione atriale precedentemente non diagnosticata” afferma Ilias Kanellos, della European University di Cipro, Nicosia, che ha diretto il lavoro.


Nei pazienti diabetici sono consigliati controlli annuali del piede, perché l’aumento degli zuccheri nel sangue causa cattiva circolazione, danni ai nervi e intorpidimento, e può portare anche all’amputazione se questi problemi non vengono risolti. Questo controllo annuale include la palpazione delle arterie dei piedi per verificare la presenza di un flusso sanguigno sano. “Durante questo esame abbiamo notato che alcuni pazienti avevano un ritmo irregolare e abbiamo deciso di indagare sulla sua utilità per diagnosticare la fibrillazione atriale” spiega Kanellos.


I ricercatori hanno studiato per 12 mesi 300 pazienti con diabete controllati annualmente. I pazienti con anomalie del ritmo durante la palpazione delle arterie del piede sono stati sottoposti a un ecoDoppler per verificare le osservazioni. L’età media dei partecipanti era di 60 anni, 180 erano uomini e 120 donne.


Ebbene, l’analisi dei dati ha mostrato che 51 pazienti (17%) avevano una fibrillazione atriale non diagnosticata in precedenza. Il disturbo del ritmo cardiaco è stato riscontrato in una proporzione simile di uomini e donne. Ai pazienti è stata consigliata una visita cardiologica.


“Lo studio ha identificato un modo semplice, rapido ed economico per identificare i pazienti con diabete che hanno un disturbo del ritmo cardiaco di cui non erano a conoscenza. Questo intervento ha il potenziale per evitare ictus e preservare la qualità della vita in questo gruppo di pazienti” concludono gli autori.


Fonte: European Heart Journal

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