Due chemochine indicatori della sopravvivenza nel cancro del colon

Il colesterolo LDL regola l’espressione delle chemochine CCL5 e CCL11, che possono essere utilizzate come predittori per la sopravvivenza nei pazienti con cancro del colon e indice di massa corporea normale, e questo vale specialmente per i pazienti stadiazione TNM pari a II. A tale conclusione sono arrivati Caihua Wang, del Second Affiliated Hospital, Zhejiang University School of Medicine, Hangzhou, Cina, e il suo gruppo di lavoro, in uno studio pubblicato su Annals of Translational Medicine.


“Molte ricerche hanno dimostrato un livello elevato di colesterolo nei tumori del colon rispetto al tessuto normale. L’obesità e il colesterolo LDL sono fattori di rischio noti per il cancro del colon. Tuttavia, il ruolo del colesterolo LDL nei pazienti con cancro del colon con indice di massa corporea normale non è stato approfonditamente indagato” spiegano gli autori.


Per colmare questa lacuna, i ricercatori hanno quantificato i livelli sierici di colesterolo e ossisteroli di 129 individui con indice di massa corporea normale, di cui 32 con polipo solitario, 36 con polipi multipli e 31 con adenocarcinoma, confrontandoli con 32 controlli sani. Alcune cellule cancerose di questi individui sono state trattate in vitro con LDL-C e saggiate per le chemochine tramite RNA-Seq, e la morfologia mitocondriale è stata studiata tramite microscopia elettronica a trasmissione e immunofluorescenza. Inoltre, è stata eseguita l’analisi di correlazione tra le chemochine indotte da LDL-C e la sopravvivenza globale dei pazienti con cancro del colon a partire da dati estratti dai database Cancer Genome Atlas (TCGA), Genotype-Tissue Expression (GTEx) e Human Protein Atlas (HPA).


Ebbene, il livello di colesterolo sierico è risultato significativamente più alto nei pazienti con adenocarcinoma del colon con indice di massa corporea normale rispetto a quello dei controlli sani. In vitro, il colesterolo LDL ha potenziato l’invasione delle cellule del cancro del colon e la resistenza alla deprivazione del glucosio in vitro tramite la segnalazione mediata dalle chemochine, principalmente per mezzo della sovraregolazione del CCL5 e della sottoregolazione del CCL11.


Analizzando i dati di espressione dell’RNA del cancro del colon-retto dai database considerati, gli autori hanno visto che il livello di CCL5 nei tessuti dell’adenocarcinoma del colon-retto era significativamente aumentato rispetto ai tessuti normali adiacenti, mentre il livello di CCL11 era diminuito.


Sia l’aumento di CCL5 che la diminuzione di CCL11 hanno mostrato una correlazione negativa con la sopravvivenza globale a cinque anni nei pazienti con cancro del colon in stadio II di metastasi tumorali.


Fonte: Annals of Translational Medicine

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