Esposizione al fumo passivo: aumenta il rischio di asma infantile

Esiste un’associazione tra l’esposizione prenatale e postnatale al fumo passivo e l’insorgenza dell’asma. Lo ha dimostrato una revisione sistematica e meta-analisi, pubblicata nel 2020 su “Pediatric pulmonology” ed effettuata da un team di ricercatori provenienti da USA, Cina e Hong Kong. L’obiettivo dello studio era di indagare il ruolo dell’esposizione al fumo passivo come fattore di rischio per l’asma nei bambini.

Dai 93 studi inclusi emergevano associazioni significativamente positive tra l’esposizione al fumo passivo e l’asma diagnosticata dal medico (OR = 1,24; 95% IC = 1,20-1,28), il respiro sibilante (OR= 1,27; 95% IC = 1,23-1,32) e la sindrome simil-asma (OR = 1,34; 95% IC = 1,34-1,64).

Inoltre, dall’analisi dei sottogruppi si riscontrava che i bambini più piccoli tendevano a soffrire maggiormente di asma, mentre gli adolescenti soffrivano di più di respiro sibilante.

Pertanto, a prescindere dalla durata e dalla frequenza dell’esposizione, tutti i tipi di esposizione al fumo passivo rappresenterebbero un rischio elevato per i bambini di sviluppare l’asma e di alterare la funzionalità polmonare. I genitori dovrebbero, quindi, prestare attenzione a prevenire qualsiasi esposizione al tabacco e il governo dovrebbe regolamentare l’ambiente e l’educazione prenatale, preservando un ambiente pulito e sano per i bambini.

Fonte: He, Z., Wu, H., Zhang, S., Lin, Y., Li, R., Xie, L., Li, Z., Sun, W., Huang, X., Zhang, C., & Ming, W. K. (2020). The association between secondhand smoke and childhood asthma: A systematic review and meta-analysis. Pediatric pulmonology, 55(10), 2518–2531.

https://doi.org/10.1002/ppul.24961

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ppul.24961

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