I pazienti ipertesi presentano più spesso nodularità della superficie renale

La nodularità della superficie renale (RSN) è più frequente nei pazienti con ipertensione rispetto a quelli normotesi, secondo quanto riferisce uno studio pubblicato su Acta Radiologica.

“La nodularità della superficie renale è un biomarcatore subclinico di danno renale e può essere associato all’ipertensione arteriosa. Abbiamo voluto esplorare l’associazione tra RSN e ipertensione arteriosa confrontando un gruppo di pazienti con individui normotesi” spiega Jiule Ding, del Third Affiliated Hospital of Soochow University, Changzhou, Cina, che ha diretto il gruppo di lavoro.

I ricercatori hanno studiato un totale di 205 pazienti ricoverati con o senza ipertensione sottoposti a tomografia computerizzata addominale (TC). Le loro caratteristiche cliniche includevano età, sesso, decorso e grado dell’ipertensione, storia di diabete mellito e funzione renale (velocità di filtrazione glomerulare stimata – eGFR). Il gruppo di pazienti ipertesi includeva individui con o senza diabete mellito. Il grado RSN basato su TC è stato valutato da 0 a 2 (grado RSN 0 = superficie renale liscia, grado 1 = RSN lieve e grado 2 = RSN) da due radiologi.

L’accordo tra i valutatori su RSN è stato buono. Il tasso specifico per età di RSN di grado 1-2 era maggiore nel gruppo con ipertensione rispetto al gruppo di controllo. Il grado RSN era associato al decorso dell’ipertensione, e i tassi di RSN di grado 1-2 e di RSN di grado 2 erano maggiori nel gruppo con ipertensione e diabete mellito rispetto a quelli nel gruppo con ipertensione senza diabete mellito. L’eGFR era simile tra i gradi RSN nei pazienti con ipertensione e anche con il gruppo di controllo.

Fonte: Acta Radiol. 2022 Jun 9;2841851221106597. doi: 10.1177/02841851221106597.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35686313/

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