Ictus e terapia endovascolare: pressione elevata connessa ad esiti negativi

Una maggiore pressione sistolica durante le prime 6 ore dopo un trattamento endovascolare (EVT)  è associata ad esiti funzionali peggiori nei pazienti con ictus ischemico acuto, come emerge da uno studio effettuato sul registro MR CLEAN da Noor Samuels della Erasmus University di Rotterdam.

I pazienti con ictus ischemico presentano spesso pressione elevata. Per quanto la pressione faciliti la perfusione cerebrale ed il miglioramento degli esiti, una pressione eccessiva potrebbe causare emorragie, ma sinora erano disponibili pochi dati sulla correlazione fra pressione nelle prime ore dopo un EVT e susseguenti esiti per il paziente.

Lo studio ha accertato che una pressione elevata durante il periodo individuato risulta associata anche ad un incremento del rischio di emorragie intracraniche sintomatiche e di deficit neurologici precoci più gravi.

Non sono state riscontrate correlazioni fra la pressione sistolica minima e le emorragie intracraniche, ma essa, se superiore a 124 mmHg, risulta comunque associata a maggiori deficit neurologici.

I tassi di riperfusione invece non influenzano la correlazione fra pressione sistolica ed esiti funzionali. 

Fonte: European Stroke Organization-World Stroke Organization (ESO-WSO) Conference 2020

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