Insonnia: terapia cognitivo-comportamentale efficace anche nei depressi

L’insonnia causa stanchezza diurna, peggiora le condizioni di salute ed è spesso correlata a stress ed ansia. La terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia è raccomandata come trattamento di prima linea per questa condizione, ma non si sa quanto i sintomi depressivi possano condizionare l’efficacia del trattamento.

Per scoprirlo, un gruppo di ricercatori dell’ Adelaide Institute for Sleep Health, in Australia, ha condotto uno studio su oltre 450 pazienti che soffrono d’insonnia. La ricerca è stata pubblicata dalla rivista Sleep Medicine.

Lo studio è stato condotto su pazienti “real world”. Risultato: la terapia cognitivo-comportamentale ha alleviato i sintomi dell’insonnia e ha avuto un effetto positivo sui sintomi come depressione, ansia e stress. Quindi anche in presenza di questi sintomi, scrivono gli autori, i medici dovrebbero preferire, come trattamento, la terapia cognitivo-comportamentale.

Ora i ricercatori stanno implementando il programma di terapia cognitivo-comportamentale sull’insonnia per i medici di base per supportare le persone con problemi di sonno ed evitare l’uso prolungato di farmaci ipnotici sedativi.


Fonte: Sleep Medicine

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