Ipertensione sistolica isolata: anche nei giovani va gestita con attenzione

Sebbene relativamente rara tra i giovani, l’ipertensione sistolica isolata (ISHT) non dovrebbe essere vista come una condizione benigna, poiché si associa a un aumento prolungato della pressione sanguigna sistolica, a un alto rischio secondo la carta europea SCORE, e a rischio di danno multiorgano associato all’ipertensione (HMOD), secondo uno studio pubblicato sul Journal of Human Hypertension.


“L’ipertensione sistolica isolata è comune nei pazienti anziani, mentre la prevalenza e l’impatto clinico nei giovani adulti sono ancora dibattuti” afferma Barbara Citoni, dell’Università Sapienza di Roma, prima autrice dello studio. I ricercatori hanno cercato di stimare la prevalenza e le caratteristiche cliniche dell’ISHT in giovani adulti tra 18 e 50 anni, trattati per ipertensione o meno, che sono stati sottoposti consecutivamente a valutazione della pressione arteriosa a casa, in clinica e in ambulatorio per 24 ore.


Le soglie della pressione arteriosa sono state fissate secondo le linee guida europee, per cui si è tenuto conto di normotensione (NT), per pressione arteriosa <140/<90 mmHg, ISHT, per pressione arteriosa ≥140/<90 mmHg, ipertensione diastolica isolata (IDHT), per pressione arteriosa <140/≥90 mmHg, ipertensione sistolico-diastolica (SDHT), per pressione arteriosa ≥140/≥90 mmHg.


Da un campione complessivo di 13.053 cartelle, gli esperti hanno selezionato 2.127 giovani pazienti, di cui 587 (27,6%) presentavano NT, 391 (18,4%) IDHT, 144 (6,8%) ISHT e 1005 (47,2%) SDHT. I pazienti con ISHT erano in prevalenza maschi (61,1%), più giovani e con un indice di massa corporea più elevato rispetto agli altri gruppi, e hanno mostrato livelli di pressione sistolica domiciliare e misurata in ambulatorio per 24 ore più elevati rispetto a quelli con NT o IDHT, anche se simili a quelli degli individui con SDHT. Inoltre, i pazienti con ISHT hanno mostrato livelli di pressione del polso significativamente più alti rispetto agli altri gruppi, e una percentuale significativamente più alta (65,3%) di pazienti con ISHT ha mostrato una pressione del polso maggiore di 60 mmHg. Il rischio SCORE è risultato significativamente più alto nei pazienti con ISHT e SDHT rispetto a quelli con IDHT o NT.


Fonte: Journal of Human Hypertension

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