La gestione del diabete è peggiorata con il COVID-19

Il COVID-19 ha avuto un impatto negativo sulla gestione del diabete, riducendo le visite specialistiche durante la prima e la seconda ondata di pandemia. Questo è quanto riferisce uno studio pubblicato su Nutrition, Metabolism & Cardiovascular Diseases, nel quale si dice anche che, nonostante una soddisfacente continuità nel trattamento farmacologico, è stata rilevata una compromissione a breve termine del controllo glicemico medio.

“La pandemia di COVID-19 ha influenzato i processi di cura di routine per i pazienti cronici a causa dell’interruzione dell’assistenza. Lo scopo del nostro studio era quello di verificare gli effetti della pandemia sul controllo e sulla gestione del diabete” spiega Benedetta Bellini, dell’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana, con sede a Firenze, prima autrice del lavoro.

I ricercatori hanno studiato due coorti di pazienti con diabete nel 2019 e nel 2020. I dati utilizzati per le analisi sono stati raccolti da database amministrativi e di laboratorio. Ebbene, nel 2020, rispetto al 2019, è stata osservata una significativa riduzione del numero di pazienti che hanno misurato l’emoglobina glicata (HbA1c) durante il lockdown di marzo-aprile, e poi durante la seconda ondata di pandemia in autunno. Un andamento simile è stato osservato per quanto riguarda le visite specialistiche per il diabete, per le quali l’introduzione delle visite in telemedicina ha compensato solo in parte la riduzione delle tradizionali visite ambulatoriali. Il numero di pazienti che hanno ricevuto farmaci per il diabete ogni settimana nel 2020 è stato molto simile a quello del 2019. I valori medi di HbA1c e la proporzione di valori di HbA1c > 8% per ogni settimana sono stati più elevati durante il lockdown primaverile e autunnale del 2020.

Fonte: Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2022

https://www.nmcd-journal.com/article/S0939-4753(22)00320-9/fulltext#relatedArticles

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