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La memoria di lavoro risente del dolore
Il dolore quotidiano che persone altrimenti sane provano nella vita reale può avere un impatto diretto sulla memoria di lavoro, secondo uno studio pubblicato su Neuropsychologia.
“Studi recenti suggeriscono che individui sani che soffrono a causa del dolore mostrano anche deficit nella memoria di lavoro, ovvero nel processo cognitivo di trattenere e manipolare le informazioni per brevi periodi di tempo. Ricerche precedenti suggeriscono che questo possa dipendere dal livello di stress emotivo, ma le zone del cervello coinvolte e i fattori psicologici alla base del ruolo del disagio emotivo in questa relazione non sono ancora ben compresi” dice Steven Anderson, della University of Miami, autore principale del lavoro.
I ricercatori hanno analizzato imaging cerebrale e dati di autovalutazione di 416 partecipanti a Human Connectome Project (HCP), un progetto su larga scala che mira a costruire una mappa delle connessioni strutturali e funzionali nel cervello dell’uomo sano, utilizzando la modellazione di equazioni strutturali (SEM).
Gli esperti hanno visto che nei 228 partecipanti che hanno riferito di aver provato un certo livello di dolore nei sette giorni precedenti lo studio, una maggiore intensità del dolore è stata direttamente associata a prestazioni peggiori a un test noto come n-back.
In tale attività, ai partecipanti viene mostrata una serie di lettere, e viene chiesto se la lettera che stanno vedendo è apparsa in precedenza su un certo numero di schermate.
Gli autori hanno anche visto che una maggiore intensità del dolore è stata indirettamente associata a prestazioni peggiori della memoria di lavoro attraverso una maggiore attività nella corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC), una regione del cervello coinvolta nel dolore, nel disagio affettivo e nella cognizione, durante l’attività n-back.
È interessante notare che la relazione tra il dolore quotidiano e l’attività cerebrale della vmPFC in questo studio è simile a risultati precedenti visti nei pazienti con dolore cronico. Alcuni aspetti del disagio emotivo riferiti dai partecipanti, tuttavia, come rabbia, paura e stress percepito, non sono stati associati alle prestazioni della memoria di lavoro.
Fonte: Neuropsychologia, 2021
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