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Le donne che partoriscono pretermine sono a rischio di ipertensione anche molti anni dopo
Il parto prematuro fa aumentare in maniera significa il rischio di ipertensione cronica futura, in maniera persisteva anche a 40 anni di distanza, secondo uno studio pubblicato su JAMA Cardiology.
“Alcune complicanze della gravidanza, in particolare la preeclampsia e altri disturbi ipertensivi, sono associate al parto prematuro e anche al successivo sviluppo di ipertensione cronica. Tuttavia, il contributo indipendente del parto pretermine ai rischi a lungo termine di ipertensione non è chiaro” spiega Casey Crump, della Icahn School of Medicine al Monte Sinai, che ha diretto il gruppo di lavoro.
I ricercatori hanno valutato 2.195.989 donne che hanno partorito in Svezia dal 1973 al 2015. L’ipertensione cronica di nuova insorgenza è servita come misura di esito principale; il parto pretermine è stato definito come un’età gestazionale inferiore a 37 settimane, e in particolare, il parto estremamente pretermine andava da 22 a 27 settimane, moderatamente pretermine da 28 a 33 settimane, pretermine tardivo da 34 a 36 settimane, a termine precoce da 37 a 38 settimane.
Durante 46,1 milioni di anni-persona di follow-up, al 16% delle donne è stata diagnosticata l’ipertensione. Rispetto al parto a termine, il parto pretermine è stato associato ad un aumento del rischio di ipertensione entro 10 anni dal parto. Dopo ulteriori analisi, l’hazard ratio aggiustato era pari a 2,23 per parto estremamente prematuro, 1,85 per parto moderatamente pretermine, 1,55 per parto prematuro tardivo e 1,26 per parto precoce rispetto al parto a termine. In un follow-up più lungo, il rischio di ipertensione per il parto pretermine rispetto al parto a termine è diminuito, ma è rimasto significativamente aumentato a 10-19 anni, 20-29 anni e 30-43 anni dopo il parto. Questa situazione potrebbe essere in parte spiegata dal fatto che il parto pretermine può innescare un’infiammazione specifica dell’endoteliale che porta a cambiamenti funzionali nel microcircolo, tra cui un aumento del tono costrittivo e una pressione arteriosa più elevata.
“Le donne con una storia di parto prematuro hanno bisogno di azioni preventive precoci per ridurre altri fattori di rischio modificabili, tra cui obesità, dieta malsana, inattività fisica, alcol eccessivo e fumo. Questi interventi dovrebbero essere attuati subito dopo il parto pretermine, seguiti da uno stretto monitoraggio a lungo termine per l’ipertensione” concludono gli autori.
Fonte: Crump C, et al. JAMA Cardiol. 2021
IT-NON-05758-W-10/2023
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