L’ipoglicemia notturna nei bambini è correlata a un aumento del QTc

Una nuova ricerca, pubblicata su Pediatric Diabetes, ha documentato un effetto di allungamento del QTc correlato all’ipoglicemia notturna nei bambini con diabete di tipo 1.


“L’ipoglicemia è la complicanza più comune nel diabete trattato con insulina. Sebbene per lo più lieve, può essere fatale in rari casi. Si è ipotizzato che il prolungamento dell’intervallo QTc correlato all’ipoglicemia contribuisca all’aritmia cardiaca” spiega Sara Bachmann, dello University Children’s Hospital Basel, e della University of Basel, Basilea, Svizzera, autrice principale del lavoro.


I ricercatori hanno valutato l’influenza dell’ipoglicemia notturna sul QTc e sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV) in bambini e adolescenti con diabete di tipo 1 che per almeno sei mesi hanno partecipato a uno studio osservazionale utilizzando il monitoraggio continuo della glicemia (CGM) e l’ECG Holter per cinque notti consecutive. Il QTc medio è stato calcolato per gli episodi di ipoglicemia notturna (< 3,7 mmol/l) e confrontato con periodi della stessa durata precedenti l’ipoglicemia. HRV è stata analizzata in intervalli di 15 minuti prima dell’ipoglicemia, all’inizio dell’ipoglicemia, prima/dopo il nadir, alla fine dell’ipoglicemia e dopo l’ipoglicemia.


Ebbene, l’analisi dei dati ha mostrato che il QTc medio durante l’ipoglicemia è stato significativamente più lungo rispetto al periodo di euglicemia, e che anche HRV è cambiata in modo significativo.


Fonte: Pediatric Diabetes

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