L’obesità potrebbe rallentare i progressi nella lotta ai tumori

In uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Network Open, i ricercatori dell’University of North Carolina Gillings School of Global Public Health hanno dimostrato che le morti per cancro legate all’obesità diminuiscono a un ritmo più lento rispetto a quelle dovute a tumori non associati all’obesità.


Sulla base dei dati sulla mortalità di 50 milioni di persone, hanno osservato che i decessi per tumori non associati all’obesità, come il cancro ai polmoni e il cancro della pelle, stanno diminuendo a un ritmo quasi tre volte più veloce dei decessi dovuti a tumori legati all’obesità, come il cancro dello stomaco o del colon-retto.


Hazel B. Nichols, autore senior dello studio, osserva quindi che la mortalità potrebbe diminuire ulteriormente se ci si impegnasse maggiormente nella lotta all’obesità.


L’obesità contribuisce allo sviluppo del cancro attraverso diversi meccanismi, come la presenza di infiammazioni di lunga durata e livelli più alti del normale di insulina e ormoni che possono alimentare la crescita delle cellule.


Gli autori dello studio si sono chiesti se l’obesità diffusa possa rappresentare un ostacolo ai progressi nella lotta contro il cancro come fa con le malattie cardiache. Riportano infatti che la riduzione della mortalità per malattie cardiache ha visto una decelerazione dopo il 2011 e l’obesità potrebbe aver contribuito.


“Quando ci siamo concentrati sulle differenze tra i tumori correlati all’obesità e i tumori non correlati all’obesità, abbiamo notato che i miglioramenti nella mortalità dovuta ai tumori associati all’obesità non erano così impressionanti, il loro andamento era coerente con quanto osservato per le malattie cardiache”.


Per i tumori non associati all’obesità, la diminuzione della mortalità è accelerata tra il 1999 e il 2011 (variazione relativa annuale del tasso di mortalità aggiustato per età di −1,62 ) e tra il 2011 e il 2018 (variazione relativa annuale del tasso di mortalità aggiustato per età −2,29). Al contrario, la diminuzione della mortalità per i tumori associati all’obesità è rallentata dopo il 2011 (variazione relativa annuale del tasso di mortalità aggiustato per età di −1,19  nel 1999-2011 contro il −0,83 nel 2011-2018).


La riflessione riguarda in particolare gli Stati Uniti. “L’obesità è un fattore di rischio per molti, ma non tutti, i tipi di cancro”, conclude Nichols. “Dobbiamo fare del mantenimento di un peso sano un obiettivo ottenibile per tutti in termini di spazi pubblici sicuri, disponibilità e convenienza di cibi nutrienti e altri fattori strutturali”.


Fonte: JAMA Network Open

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