La depressione come comorbilità in pazienti con dolore influisce sul giudizio degli osservatori
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Pain, il fatto che un paziente con dolore abbia una diagnosi di […]
I pazienti con malattia di Pompe a insorgenza tardiva (LOPD) beneficiano sicuramente della terapia enzimatica sostitutiva (ERT), ma potrebbero avere migliori risultati se a questo trattamento fossero associati adeguati dieta ed esercizio aerobico. È quanto osserva uno studio pubblicato sull’European Journal of Translational Myology da Corrado Angelini, dell’Università di Padova.
La malattia di Pompe è dovuta a deficit di alfa-glucosidasi lisosomiale e si può presentare in una forma infantile o a insorgenza tardiva. La miopatia della forma LOPD può migliorare con la terapia di sostituzione enzimatica, ma i pazienti potrebbero beneficiare anche di una concomitante dieta con pochi carboidrati e molte proteine ed esercizio aerobico.
Per evidenziarlo, il ricercatore italiano ha ottenuto 58 auto-valutazioni da altrettanti pazienti, molte delle quali hanno dato un parere positivo dell’efficacia della terapia enzimatica sostitutiva, sulla base dei quali i pazienti sono stati distinti in rispondenti e non-rispondenti alla terapia. Lo studio ha quindi monitorato età, sesso, indice di massa corporea, scala Gardner-Medwin-Walton e i risultati al six minute walking test (6MWT). Dai risultati è emerso che il 6MWT pre-terapia e l’uso regolare di una dieta appropriata, di esercizio fisico o di entrambi erano i parametri clinici significativamente associati al gruppo dei rispondenti.
Fonte: European Journal of Translational Myology