Miglioramenti della memoria con la neuromodulazione ripetitiva

Lo sviluppo di tecnologie per proteggere o migliorare la memoria nelle persone anziane è un obiettivo duraturo della medicina traslazionale. In un articolo pubblicato dalla rivista Nature Neuroscience, i ricercatori dell’Università di Boston descrivono i protocolli di stimolazione a corrente alternata transcranica (tACS) ripetitiva (4 giorni) per il miglioramento selettivo e sostenibile della memoria di lavoro uditivo-verbale e della memoria a lungo termine nelle persone di età compresa tra 65 e 88 anni.

La modulazione dell’attività sincrona a bassa frequenza, ma non ad alta frequenza, nella corteccia parietale ha migliorato preferenzialmente la memoria di lavoro il giorno 3 e il giorno 4 e 1 mese dopo l’intervento, mentre la modulazione dell’attività sincrona ad alta frequenza, ma non a bassa frequenza, nella corteccia prefrontale migliorava preferenzialmente la memoria a lungo termine nei giorni 2-4 e 1 mese dopo l’intervento. Il tasso di miglioramenti della memoria in 4 giorni prevedeva la dimensione dei benefici della memoria 1 mese dopo. Gli individui con una funzione cognitiva di base inferiore hanno sperimentato miglioramenti della memoria più importanti e duraturi.

Questi risultati, secondo gli autori, dimostrano che la plasticità del cervello che invecchia può essere sfruttata in modo selettivo e sostenibile utilizzando neuromodulazione ripetitiva e altamente focalizzata basata su parametri spazio-spettrali dei circuiti corticali specifici della memoria.

Fonte: Nat Neurosci 2022

https://www.nature.com/articles/s41593-022-01132-3

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