Disregolazione della flora intestinale e DA: nuove prove supportano un’associazione causale
Uno studio pubblicato su Frontiers in Immunology offre nuove prove di un’associazione causale tra microbiota intestinale e psoriasi, che si […]
In Giappone, nascere tra il tardo autunno e l’inizio dell’inverno è un fattore associato al rischio di sviluppare la dermatite atopica fino all’età di tre anni. La durata della presenza di sole e l’umidità dalla nascita ai sei mesi di età, tuttavia, non sono risultate associate all’incidenza della malattia. Questo è quanto ha concluso uno studio pubblicato su BMJ Open, e diretto da Hiroshi Yokomichi, dello University of Yamanashi Graduate School of Medical Science Campus, Chuo, Giappone.
“Abbiamo cercato di confrontare l’incidenza della dermatite atopica nei bambini di età compresa tra sei mesi e tre anni in base alle stagioni di nascita e alle condizioni climatiche” spiega Yokomichi.
I ricercatori hanno studiato 100.304 bambini nati dal 2011 al 2014 in quindici centri regionali in tutto il Giappone. Hanno valutato il mese di nascita e la durata media della presenza di sole (breve/lunga) e l’umidità (alta/bassa) a cui sono stati esposti i bambini nei primi sei mesi di vita.
Ebbene, gli esperti hanno visto che la più alta incidenza di dermatite atopica si è verificata nei bambini nati nei mesi da ottobre a dicembre, mentre quella più bassa si è mostrata nei mesi da aprile a giugno e nei periodi di lunga durata del sole e di elevata umidità.
L’analisi dei dati ha mostrato inizialmente che la bassa umidità era significativamente associata a una maggiore incidenza di dermatite atopica, ma questa significatività è scomparsa quando la stagione delle nascite e la storia dei genitori di malattie allergiche sono state considerate nell’analisi multivariata.
Fonte: BMJ Open. 2021
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