Nefrectomia e progressione della CKD rispetto ad altre cause: lo studio

Volendo verificare l’ipotesi che l’aggravamento della malattia renale cronica (CKD) risulti meno grave nei malati che si trovano in questa condizione a causa di nefrectomia rispetto a quelli con CKD derivante da altre cause, un team di ricercatori ha condotto uno studio mirato con questo obiettivo.

Per svolgere l’indagine, sono stati esaminati i dati di 5.983 pazienti rilevati da cinque studi specialistici in ambito nefrologico reperiti dal Queensland CKD Registry.

I tassi relativi alle morti e all’insufficienza renale sono stati confrontati con l’eziologia primaria della CKD utilizzando il modello dei rischi proporzionali di Cox. Inoltre, il peggioramento della malattia renale cronica è stato verificato tramite analisi di regressione lineare e logistica multivariata.

I risultati hanno mostrato che, su 235 pazienti con CKD secondaria a nefrectomia, 24 (10%) hanno sviluppato insufficienza renale mentre 38 (17%) sono morti, rispettivamente, in tempi mediani di 12,9 (2,5-31,0) e 33,6 (18,0-57,9) mesi dopo il loro inserimento nello studio.

Nel gruppo di malati con velocità di filtrazione glomerulare (eGFR) inferiore a 45 mL/min per 1,73m2 al tempo dell’arruolamento, quelli affetti da nefropatia diabetica e PCKD hanno mostrato i tassi più alti di insufficienza renale (107,8, 95% CI 71,0-163,8; 75,5, 95% CI 65,6-87,1) rispettivamente.

I pazienti con glomerulonefrite e con un solo rene hanno invece manifestato tassi più bassi di insufficienza renale (52,9, 95% CI 38,8-72,1; 34,6, 95% CI 20,5-58,4)  rispettivamente.

Per quanto riguarda i soggetti con velocità di filtrazione glomerulare superiore a 45 mL/min per 1,73m2, le percentuali più alte di insufficienza renale sono state rilevate in presenza di nefropatia diabetica (16,6, 95% CI 92,5-117,3), mentre i malati con glomerulonefrite, PCKD e un solo rene, mostravano un rischio inferiore (11,3, 95% CI 7,1-17,9; 11,7, 95% CI 3,8-36,2; 10,7, 95% CI 4,0-28,4) rispettivamente.

Gli autori concludono che nei pazienti con CKD secondaria a nefrectomia sono stati registrati tassi di eventi avversi paragonabili a quelli riscontrati in malati di CKD derivante da altre cause fatta eccezione per la nefropatia diabetica correlata in modo costante con gli esiti peggiori.

Tuttavia, anche se la malattia renale cronica dovuta a nefrectomia non è più maligna rispetto a quella determinata da altri motivi, non può essere considerata banale perché associata a un pericolo concreto di morte e di complicanze severe come l’insufficienza renale.

Fonte: Int Urol Nephrol. 2022

https://link.springer.com/article/10.1007/s11255-022-03114-7

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