Nelle popolazioni asiatiche un target di LDL-C troppo basso non offre benefici aggiuntivi

In uno studio pubblicato sull’International Journal of Cardiology, un livello target di LDL-C inferiore a 70 mg/dL e una riduzione di almeno il 50% rispetto al livello basale del valore sono stati associati a migliori esiti clinici nei pazienti coreani con infarto miocardico acuto. Tuttavia, un ulteriore abbassamento del livello target di LDL-C inferiore a 55 mg/dL non ha mostrato ulteriori benefici.


“Le attuali linee guida per il trattamento dell’infarto miocardico acuto (IMA) raccomandano di abbassare il colesterolo LDL, ma studi clinici precedenti condotti su pazienti con IMA provenienti dall’Asia orientale non sono riusciti a dimostrare l’efficacia clinica della terapia ipolipemizzante basata sul target occidentale del colesterolo LDL” afferma Joon Ho Ahn, del Chonnam National University Hospital, Gwangju, Corea, primo nome dello studio.


I ricercatori hanno confrontato direttamente i risultati clinici del target LDL-C inferiore a70 mg/dL e di quello inferiore a 55 mg/dL, e hanno identificato il livello ottimale di LDL-C nei pazienti coreani con IMA.


Un totale di 2.198 pazienti sono stati inizialmente divisi in un gruppo LDL-C non target (n = 1.115) e un gruppo target (n = 1.083). I pazienti del gruppo target sono stati ulteriormente suddivisi in un gruppo con valori target inferiori a 70 mg/dL (n = 698) e inferiori a 55 mg/dL (n = 385).


Nella popolazione appaiata, il rischio di evento cardiaco avverso maggiore (MACE) a tre anni era più alto nei pazienti del gruppo non target. Tuttavia, il rischio di MACE era simile nei pazienti del gruppo con target inferiore a 70 mg/dL e inferiore a 55 mg/dL.


Fonte: Int J Cardiol. 2021

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