Nello Utah i tassi di melanoma sono più alti che nel resto degli Usa

Uno studio recentemente condotto dall’Huntsman Cancer Institute (Hci) dell’Università dello Utah ha riportato che la mortalità per melanoma tra gli abitanti dello Stato ha superato quella del resto degli Stati Uniti nel periodo dal 1975 al 2013. I tassi di mortalità per melanoma negli ultimi anni sono calati sia nello Utah che negli Stati Uniti, una tendenza probabilmente attribuibile a nuovi trattamenti più efficaci, come l’immunoterapia. Tuttavia, il melanoma rimane il tipo più letale di cancro della pelle, e l’incidenza delle diagnosi di melanoma in Utah è superiore a qualsiasi altro Stato.


La ricerca è stata condotta in risposta ai recenti dati pubblicati che mostrano che, per la maggior parte degli anni ’90 e 2000, la mortalità del melanoma negli Stati Uniti è rimasta costante, mentre l’incidenza è aumentata di sei volte. L’aumento dell’incidenza senza una corrispondente crescita della mortalità suggerisce una tendenza potenzialmente preoccupante di sovradiagnosi. Nel caso del melanoma, la sovradiagnosi può derivare da un maggiore controllo, dove ripetuti esami della pelle portano a un numero crescente di biopsie e una maggiore possibilità di trovare una lesione che non sarebbe stata rilevata altrimenti, e che potrebbe avere poche probabilità di progredire in un cancro dannoso.


Dato che lo Utah è lo stato con la più alta incidenza di melanoma, il team dell’Hci ha deciso di valutare i dati sulle diagnosi di melanoma e sul tasso di mortalità nello Utah. Dopo la revisione e l’analisi dei dati da parte dal registro del cancro dello Utah, un database del National Cancer Institute Survival, Epidemiology, and End Results (Seer), i ricercatori hanno scoperto che, in contrasto con il resto degli Stati Uniti, la mortalità per melanoma nello Utah è aumentata dello 0,8% all’anno per tutto il periodo dal 1975 al 2013. Sebbene i decessi per questa forma di cancro nello Utah stiano diminuendo negli ultimi anni, il tasso di mortalità per melanoma rimane superiore a quello osservato nel resto degli Stati Uniti.


Pur riconoscendo che la sovradiagnosi possa essere una parte del problema, gli esperti sostengono che non può essere l’unica causa della crescente incidenza. La ricerca sottolinea infatti un rischio aumentato nello Utah e questo significa mantenere l’attenzione alta sul melanoma. Per i medici, questo significa conversazioni regolari con i pazienti sulla salute della loro pelle e sulla storia familiare. Per i pazienti, invece, si traduce nella pratica di comportamenti sicuri come l’uso diligente della protezione solare, l’indossare abiti protettivi per il sole, e il monitoraggio della propria pelle a casa su base mensile per ridurre il rischio e ottimizzare la diagnosi precoce.


I prossimi passi ora prevedono di capire se questa tendenza nello Utah sia dovuta a una maggiore esposizione ai raggi ultravioletti in una popolazione dalla pelle largamente chiara che vive in un posto soleggiato e ad alta quota oppure se sia associata a altri fattori ambientali o genetici.


Fonte: New England Journal of Medicine

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