Neonati in terapia intensiva: gestione standardizzata del trattamento per il reflusso migliora gli esiti

La standardizzazione della gestione clinica porta a pratiche migliori per il trattamento nei neonati in terapia intensiva della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), con test diagnostici appropriati, eliminazione dei dosaggi errati dei farmaci e miglioramento della sicurezza del paziente grazie a risultati basati sui valori, secondo uno studio pubblicato su Pediatric Quality & Safety.


Il reflusso gastroesofageo è una condizione funzionale auto-limitante nei neonati. Quando è patologico, si identifica come malattia da reflusso gastroesofageo.


“Esistono variazioni troppo ampie nella gestione di segni, sintomi e complicanze associati alla MRGE nelle unità di terapia intensiva neonatale (NICU), e spesso si verificano errori di dosaggio. Abbiamo cercato di capire come migliorare la situazione” afferma Fauzia Shakeel, del Johns Hopkins All Children’s Hospital di St. Petersburg, Stati Uniti, che ha guidato il gruppo di lavoro.


I ricercatori hanno sviluppato delle linee guida per la pratica clinica basate sulle prove per la gestione della MRGE. Il miglioramento della gestione ha incluso lo sviluppo di un algoritmo di gestione della MRGE, uso di documentazione elettronica e formazione per tutto il personale sanitario.

Gli esperti hanno visto che l’implementazione delle linee guida standard per la gestione della MRGE ha comportato una riduzione dell’uso complessivo di farmaci antireflusso rispetto al basale. Nei neonati pretermine, in particolare, si è avuta una riduzione dell’uso di farmaci per la MRGE pari al 19,3% rispetto al basale.


Fonte: Pediatric Quality & Safety

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