Ontario: i tumori della pelle non-melanoma sono aumentati del 30% in 15 anni

I tumori della pelle non-melanoma a cellule basali e squamose sono aumentati del 30% in Ontario (Canada) tra il 2003 e il 2017, in particolare nelle persone sotto i 35 anni, secondo una nuova ricerca appena pubblicata.


I carcinomi cheratinocitari – tumori a cellule basali e squamose – sono i tumori maligni più comuni in Canada e, nonostante un basso tasso di mortalità, causano malattie importanti e influenzano la qualità della vita.


Per capire meglio l’epidemiologia di questi tumori comuni e informare la salute pubblica e i servizi sanitari, i ricercatori hanno analizzato i dati di un database sul carcinoma cheratinocitario in un periodo di 20 anni. Hanno scoperto che i tassi sono diminuiti nella prima parte del periodo di studio (dal 1998 al 2003) per poi aumentare del 30% nei restanti 14 anni. I tassi di mortalità annuali sono aumentati di quasi 5 volte, passando da 6,39 morti per 100.000 nel 1998 a 30,53 morti nel 2017, con tassi circa 1,8 volte più alti nei maschi che nelle femmine. La maggior parte dei decessi si è verificata in adulti di età superiore ai 65 anni.


Gli autori hanno suggerito che le prime diminuzioni dei tassi potrebbero essere dovute alle campagne di prevenzione del cancro della pelle effettuate negli anni ’80 e ’90 e che gli aumenti successivi potrebbero essere legati alla popolarità dei lettini per l’abbronzatura artificiale e ad altri comportamenti scorretti.


Quando stratificato per età, l’aumento dei tassi nelle femmine di età compresa tra 45 e 64 anni ha superato quelli nei maschi della stessa età, e i tassi di incidenza annuale di nuovi casi sono stati più alti negli adulti sotto i 35 anni.


Per gli esperti il comportamento può essere un fattore nei tassi più elevati nei maschi e nelle femmine più giovani. L’evidenza suggerisce infatti che i maschi hanno più probabilità di avere occupazioni all’aperto e sono meno propensi a impegnarsi in comportamenti protettivi del sole, mentre le femmine sono più propense a cercare l’abbronzatura attraverso lettini di abbronzatura artificiale ed esposizione al sole.


Le donne sono anche più propense a esaminare la loro pelle, il che potrebbe portare a una diagnosi più precoce che nei maschi.


Gli autori hanno sollecitato più ricerca e rinnovati sforzi di salute pubblica per promuovere comportamenti preventivi e incoraggiare la diagnosi precoce.


Fonte: Canadian Medical Association Journal

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