Prevalenza di transaminiti tra pazienti con infezione da HIV

La prevalenza di transaminiti, un aumento dei livelli di transaminasi nel sangue, risulta bassa tra i pazienti con HIV senza tubercolosi confermata ed è, quindi, improbabile che possa essere un ostacolo alla terapia di prevenzione per la tubercolosi. È l’ipotesi cui è arrivato uno studio pubblicato su AIDS e condotto da un gruppo guidato da Leila Chaisson, dell’Università dell’Illinois di Chicago (USA).

L’analisi si è focalizzata su 313 partecipanti con HIV e senza tubercolosi confermata da coltura. I partecipanti, inoltre, dovevano avere una misurazione dei livelli di AST e ALT fatta entro tre mesi dall’arruolamento. Il team americano ha confrontato la percentuale di pazienti con qualsiasi transaminite, con livelli di AST o ALT maggiori di una volta rispetto ai livelli normali, o con transaminiti gravi, con aumenti fino a tre volte rispetto ai livelli normali.

Dei partecipanti, il 24% aveva qualsiasi transaminite e il 2% aveva una transaminite grave. Del 10% dei partecipanti con sintomi di tubercolosi, ma non confermata, nessuno aveva transiminiti. Infine, le differenze nelle percentuali tra qualsiasi transaminite e transaminiti severe in base al consumo di alcool non erano statisticamente significative.

 Fonte: AIDS (2022) – doi: 10.1097/QAD.0000000000003299

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35730395/

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