Gravidanza. Uno studio mette in discussione le linee guida sull’aumento di peso
Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma- e pubblicato da The Lancet – la raccomandazione […]
Secondo una ricerca condotta da alcuni ricercatori scandinavi, il punteggio di rischio poligenico (PRS) può aiutare a prevedere la resistenza al trattamento con antipsicotici nella schizofrenia.
Lo studio Maren Caroline Frogner Werner e colleghi, dell’Oslo University Hospital, hanno preso in esame 321 pazienti con un disturbo dello spettro schizofrenico diagnosticato. Usando i criteri di consenso, ne hanno classificati 108 come resistenti agli antipsicotici e i restanti 213 come non resistenti.
Servendosi della regressione logistica binaria per indagare l’associazione tra PRS e resistenza al trattamento, il team ha riscontrato che un alto PRS prediceva significativamente la resistenza al trattamento dopo l’aggiustamento.
Il valore predittivo positivo del modello era pari al 61,5% e quello predittivo negativo era del 71,7%. Su cinque soglie di significatività degli SNP testate dai ricercatori, l’associazione si è dimostrata significativa in una.
I risultati, ha concluso Frogner Werner , “indicano che con dati genetici più esaustivi, il PRS può essere utilizzato per personalizzare il trattamento nei soggetti schizofrenici, offrendo un trattamento più efficace in una fase precoce”.
Fonte: Schizophrenia Research