Reni con nefropatie acute sicuri per trapianto, ma spesso inutilizzati

I reni trapiantati da donatori con nefropatie acute non presentano differenze in termini di insufficienze a breve o lungo termine o di rigetto del trapianto rispetto a quelli di donatori non nefropatici, ma negli USA molti di questi organi rimangono inutilizzati.

Come affermato da Chirag Parikh della Johns Hopkins University di Baltimora, autore di uno studio sui dati relativi a più di 21.000 donatori di rene, si stima che ogni anno migliaia di reni trapiantabili vadano sprecati, e pertanto i ricercatori chiedono alla comunità dei trapianti di considerarli con maggiore sicurezza.

Alcune precedenti ricerche hanno supportato l’uso di reni selezionati con nefropatie acute per il trapianto, e diversi centri di fatto li utilizzano, ma gli studi inerenti erano caratterizzati da campioni ristretti, e sono carenti i dati sull’allocazione di questi reni.

Secondo i ricercatori, per quanto la funzionalità tardiva del trapianto rappresenti una questione importante in questo campo, gli esiti a carico dei pazienti che hanno ricevuto reni con o senza nefropatie acute sono simili.

Per quanto la funzionalità ritardata richieda ulteriori interventi come ulteriori sessioni di dialisi, modifiche dei regimi di immunosoppressione iniziale e uno stretto monitoraggio del paziente, la mancanza di rischi a lungo termine suggerisce che la ripresa che si osserva dopo la fase iniziale di funzionalità ritardata è paragonabile a quella che si osserva per reni sani, senza sostanziali sequele a lungo termine.

Si stima che nel corso dello studio quasi 8.000 reni sono stati scartati dopo l’acquisizione o non prelevati del tutto semplicemente a causa del fatto che il donatore presentava una nefropatia acuta.

Negli USA ogni anno circa 9.000 pazienti con nefropatie terminali in lista per il trapianto di rene abbandona la lista per mortalità o deterioramento delle condizioni di salute, e la necessità di donazioni di reni aumenta dell’8% all’anno, ma la disponibilità di organi non aumenta allo stesso ritmo.

Il presente studio supporta la prosecuzione dell’impiego dei reni con nefropatie acute, e suggerisce di prendere in considerazione ricerche per verificare se sia possibile utilizzare con maggiore efficienza reni di questo genere scartati ma provenienti da donatori deceduti senza sostanziali comorbidità. 

Fonte: JAMA Netw Open. 2020

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