Riconoscere le emozioni aiuta a ridurre lo stress durante la pandemia

La situazione assolutamente inedita che in tutto il mondo stiamo vivendo ormai da mesi crea naturalmente stress e ansia, come testimoniano numerose ricerche condotte sulle condizioni psicologiche al tempo del coronavirus.

Uno studio recente suggerisce però che riconoscere e affrontare le proprie emozioni, che siano ansia, paura o solitudine ad esempio, possa portare ad una riduzione dell’angoscia. La ricerca è stata condotta dagli psicologi dell’Università dello Iowa e pubblicata dalla rivista Journal of Contextual Behavioral Science.

A maggio i ricercatori hanno intervistato 485 adulti, a cui è stato chiesto di descrivere le esperienze e le situazioni personali correlate alla pandemia. I partecipanti hanno descritto sia sensazioni fisiche, come sudorazione, battito accelerato, paura, sia condizioni di disagio “oggettivo”, legato per esempio alle difficoltà economiche o alla distanza dai propri familiari. “Abbiamo riscontrato che, in un modo o nell’altro, tutti i soggetti si sono ritrovati a far fronte a delle situazioni di avversità, il che era prevedibile, per quanto triste”, ha commentato Emily Kroska, prima autrice dello studio.
Le risposte sono state date per misurare la capacità delle persone a sopportare le difficoltà e i “colpi” emotivi inflitti dalla pandemia. 

I ricercatori hanno determinato la “flessibilità psicologica” degli intervistati sulla base di tre fattori: apertura, consapevolezza comportamentale e azioni. È stato riscontrato che i partecipanti più aperti alle proprie emozioni e più consapevoli di come stavano rispondendo ad esse erano meno angosciati dalla pandemia.

Il segreto sta, secondo Kroska, nell’ingegnarsi per riuscire a fare ciò che è importante per se stessi (come usare una videochiamata per restare in contatto con la famiglia), e a farlo con uno spirito positivo.

Fonte: Journal of Contextual Behavioral Science

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