Rischio di suicidio dopo una diagnosi di demenza

In uno studio pubblicato dalla rivista JAMA Neurology, i ricercatori hanno identificato dei gruppi a maggior rischio di suicidio tra le persone che ricevono una diagnosi di demenza. Osservano che i servizi diagnostici e di gestione della demenza, sia nell’ambito delle cure primarie che secondarie, dovrebbero indirizzare le persone a rischio individuate nella ricerca, verso la valutazione del rischio di suicidio.

Lo studio caso-controllo basato sulla popolazione in Inghilterra è stato condotto dal 1 gennaio 2001 al 31 dicembre 2019. Del campione totale di 594.674 pazienti, 580.159 (97,6%) erano controlli (età mediana [IQR] alla morte, 81,6[72,0-88,4] anni; 289769 pazienti maschi [50,0%]) e 14.515 (2,4 %) sono morti per suicidio (età mediana [IQR] alla morte, 47,4 [36,0-59,7] anni; 10850 pazienti di sesso maschile [74,8%]). Tra coloro che sono morti per suicidio, 95 pazienti (1,9%) hanno avuto una diagnosi di demenza registrata (età mediana [IQR] alla morte, 79,5 [67,1-85,5] anni; durata mediana [IQR] del follow-up, 2,3 [1,0-4,4] ] anni).

I ricercatori non hanno identificato alcuna associazione significativa tra una diagnosi di demenza e rischio di suicidio, tuttavia, hanno anche osservato che il rischio di suicidio era significativamente aumentato nei pazienti con diagnosi di demenza prima dei 65 anni (OR aggiustato, 2,82; IC 95%, 1,84-4,33), nei primi 3 mesi dopo la diagnosi (OR aggiustato, 2,47; IC 95%, 1,49- 4.09) e in pazienti con demenza e comorbilità psichiatrica (OR aggiustato, 1,52; IC 95%, 1,21-1,93). Nei pazienti di età inferiore a 65 anni ed entro 3 mesi dalla diagnosi, il rischio di suicidio era 6,69 volte (IC 95%, 1,49-30,12) rispetto ai pazienti senza demenza.

Fonte: JAMA Neurol 2022

https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/article-abstract/2796654

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