RNA virale nel sangue, predittore precoce di decesso per COVID-19

La quantità di RNA virale nel sangue può identificare con affidabilità i pazienti a maggior rischio di decesso per COVID-19. E’ quanto emerge da uno studio condotto dal CHUM Research Center e dell’Università di Montreal in Canada e pubblicato da Science Advances.


Per individuare i predittori precoci di decesso, i ricercatori – guidati da Daniel E. Kaufmann –   hanno eseguito valutazioni immuno-virologiche su campioni ematici ottenuti da 279 pazienti ricoverati con COVID-19 da moderato a grave.


Con un aggiustamento predefinito per età e sesso, l’RNA virale “ha solidamente identificato i pazienti con esito fatale (hazard ratio aggiustato per vRNA log-trasformato, 3,5)”, scrivono i ricercatori.


I ricercatori hanno confermato i loro risultati in due coorti indipendenti di pazienti con COVID-19.


Attualmente, la quantità di RNA virale di SARS-CoV-2 nel sangue non viene abitualmente misurata nei pazienti ricoverati con COVID-19, ha proseguito il Dott. Kaufmann.


“Tuttavia, questo tipo di misurazione viene regolarmente effettuata per altre infezioni virali, come l’HIV. Quindi, se ulteriori dati di ricerche supporteranno un’applicazione clinica, questo tipo di test potrebbe essere rapidamente implementato”, ha aggiunto.


“Per adesso, è troppo presto per dire se la misurazione del vRNA di SARS-CoV-2 nel plasma possa avere implicazioni dirette per le cure – osserva Kaufmann –  Per stabilirlo, è necessario determinare questo indicatore (e altri parametri che abbiamo valutato in questo studio) con le nuove terapie che ora vengono somministrate ai pazienti con COVID-19 grave”.


Fonte: Science Advances

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