Sanità: D’Amato (Lazio), ‘mettere al centro assistenza anziani’
Al Policlinico Tor Vergata nuovo modulo di degenza geriatrica e ambulatorio infermieristico
Inaugurati i nuovi posti letto del modulo di degenza di Geriatria e l’Ambulatorio infermieristico delle cronicità al Policlinico Tor Vergata di Roma. A tagliare il nastro l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, insieme al direttore generale del Policlinico di Tor Vergata, Giuseppe Quintavalle, e al rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Orazio Schillaci.
“L’attivazione odierna di questi posti letto risponde alla crescente domanda di servizi e alle esigenze dei nostri cittadini in questo quadrante della città. Dobbiamo mettere al centro l’assistenza agli anziani – ha affermato D’Amato – L’Ambulatorio a gestione infermieristica rappresenta attivamente la continuità delle cure, recuperando quel rapporto stretto tra cittadino e ospedale. Aumentiamo i posti letto adeguandoli alla domanda e in più otteniamo innovazione e sinergia con il territorio, che rappresentano le risposte per una sanità che vuole migliorare la qualità della sua performance e la qualità del servizio offerto al cittadino”.
Nello specifico si tratta dell’apertura di 12 posti letto dei 20 previsti per la Geriatria nell’ambito dell’Unità operativa complessa di Medicina interna-Centro per l’ipertensione, come previsto nella programmazione della Rete ospedaliera 2021-2023, dell’aumento da 6 a 10 posti letto di Oncologia nel modulo di degenza che condividono e dell’attivazione dell’Ambulatorio infermieristico delle cronicità. “Questo ultimo è il primo esempio nel Lazio e l’unico in Italia a nascere in una azienda ospedaliera universitaria – ha evidenziato l’assessore – Rare esperienze ci sono solo nelle aziende sanitarie territoriali. Ha l’obiettivo di garantire la continuità delle cure per quei pazienti cronici che, dimessi dal pronto soccorso o dai reparti, hanno concluso il percorso clinico diagnostico, ma necessitano ancora di cure assistenziali”.
“Questo reparto – ha sottolineato Quintavalle – accoglierà principalmente anziani fragili proveniente dal Dea e una minoranza proveniente da trasferimenti interni. In questi pazienti il ricovero in una unità specialistica consente migliori risultati in termini di sopravvivenza e capacità funzionale alla dimissione. L’équipe medica multidisciplinare svolgerà, oltre alle funzioni assistenziali e di ricerca, compiti didattici e di tutoraggio clinico professionalizzante, in linea con la vocazione universitaria, e vedrà la presenza di medici specializzandi di Geriatria. Ho voluto inaugurare entrambi i servizi perché rispondono entrambi a una esigenza di dare concreta risposta alla fragilità”.
“La sfida futura – ha concluso il Dg – sarà quella di creare un continuum assistenziale con le realtà territoriali, ove sarà presente l’infermiere di famiglia e comunità, a garanzia di una reale presa in carico dei pazienti”.
Fonte: Adnkronos Salute
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