Sanità: fibromialgia, Lombardia chiede a Governo inserimento nei Lea

Potenziata Rete reumatologica regionale, obiettivo diagnosi precoce e cure tempestive


L’importanza di una diagnosi precoce, il bisogno di una stretta collaborazione tra medici di famiglia e specialisti, la necessità di far sentire la persona al centro del percorso di cura. Va in questa direzione il provvedimento approvato dalla Giunta regionale della Lombardia, su proposta della vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, per implementare la Rete reumatologica lombarda. Con particolare attenzione alla fibromialgia, per la quale la Regione chiede al Governo l’inserimento nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). 


La fibromialgia – ricorda una nota regionale – è una malattia reumatica caratterizzata da dolore cronico diffuso associato alla presenza di punti dolorosi, ancora poco conosciuta, ma che interessa 60mila persone in Lombardia e 400mila in Italia. La maggioranza dei pazienti con sindrome fibromialgica invalidante sono colpiti in un’età compresa fra 45 e 64 anni, nel pieno della vita lavorativa attiva. Il dolore peggiora la qualità della loro vita e ne compromette in modo significativo la capacità produttiva. 


“Questo provvedimento traccia precise indicazioni – spiega Moratti – L’obiettivo è indirizzare il più tempestivamente possibile il cittadino con sospetta malattia reumatologica dal medico di medicina generale allo specialista reumatologo, per ottenere una diagnosi precoce. Un anticipo tanto più importante e cruciale, quanto più efficaci sono le terapie attualmente a disposizione”. Inoltre, “con questo provvedimento chiediamo al Governo di mettere in atto tutte le azioni necessarie per inserire la fibromialgia, almeno nelle sue forme più gravi e invalidanti, nei Lea. La fibromialgia del resto, è riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità, ma anche dal Parlamento europeo e dal Consiglio superiore della sanità, come una sindrome cronica e invalidante”. 


Attraverso l’implementazione della Rete reumatologica lombarda – prosegue la nota di Palazzo Lombardia – l’assessorato regionale al Welfare, in tema di fibromialgia, attiverà a sua volta una Commissione tecnica in seno all’organismo di coordinamento della Rete reumatologica. L’obiettivo è individuare e condividere il corretto inquadramento della sindrome e predisporre specifiche linee guida per una buona pratica della cura. Al tavolo di lavoro parteciperanno professionisti esperti in diversi settori. 


“L’intenzione – evidenzia Moratti – è affrontare e sviluppare l’argomento in un’ottica multidisciplinare, per garantire la più ampia e approfondita valutazione. Le richieste arrivavano da più parti e in particolare dalle associazioni dei malati reumatici e dai loro familiari. Oltre alla necessità di diagnosi precoci e cure specifiche, le sollecitazioni più toccanti ci arrivano forse sul fronte della ‘difficile socialità’ di cui soffrono le persone che soffrono di questa patologia. Il provvedimento odierno va quindi anche nella direzione di scongiurare l’isolamento sociale del malato”. 


L’assessorato realizzerà quindi un censimento delle strutture sanitarie per definire le caratteristiche cliniche, organizzative e le competenze necessarie che i centri devono avere per garantire un’appropriata ed efficace valutazione e presa in carico dei malati. Particolare attenzione sarà rivolta alla formazione dei medici di famiglia, attraverso un percorso di aggiornamento, per aiutarli alla individuazione precoce della patologia e al conseguente indirizzo nel percorso di cura. Infine, verranno promosse campagne di sensibilizzazione e informazione sulla fibromialgia, oltre a iniziative di formazione e aggiornamento del personale medico e degli operatori dei consultori familiari.


Fonte: Adnkronos Salute

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