Scoperto collegamento tra microbioma intestinale e Bpco

Una recente ricerca ha dimostrato per la prima volta un legame tra la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), una condizione polmonare spesso fatale, e il microbioma intestinale. La Bpco è la terza causa di morte più comune a livello globale, responsabile di oltre 3 milioni di decessi l’anno.


I risultati suggeriscono che l’intestino può essere utile nella diagnosi della Bpco e può anche essere utilizzato per nuovi obiettivi terapeutici per aiutare a trattare il disturbo respiratorio cronico.

Già si sapeva che il microbioma polmonare è un fattore che contribuisce alla Bpco, ma in questo caso i ricercatori hanno voluto analizzare se anche l’ambiente intestinale era in qualche modo coinvolto, per determinare se l’intestino poteva agire come un indicatore affidabile della Bpco o se era collegato in qualche modo allo sviluppo della malattia.


Nello studio, i ricercatori hanno confrontato i profili dei microbiomi e dei metaboliti di campioni di feci di pazienti affetti da Bpco con quelli di individui sani. Sono state rivelate differenze significative tra i due gruppi.


I pazienti con Bpco hanno mostrato un aumento dei livelli dei batteri Streptococco e Lachnospiraceae nei loro campioni di feci. La ricerca ha quindi dimostrato che l’intestino dei pazienti con Bpco è notevolmente diverso da quello degli individui sani e ha suggerito che il campionamento e l’analisi delle feci potrebbe essere utilizzato per diagnosticare e monitorare in modo non invasivo la Bpco.


I ricercatori dello studio ritengono inoltre che il microbioma intestinale alterato trovato nei pazienti con Bpco potrebbe anche indicare l’intestino come potenziale bersaglio per nuovi trattamenti.


Fonte: Nature Communications

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