Stato della vitamina D nei pazienti con psoriasi: impatto e implicazione cliniche

I livelli di vitamina D sarebbero sette volte più bassi nei pazienti con psoriasi rispetto ai controlli. I ridotti livelli di vitamina D, inoltre, sono correlati alla durata e alla gravità della malattia cutanea. È quanto mostra uno studio guidato da Ghulam Hassan Bhat, dello Yenepoya Medical College Hospital di Mangalore, in India, secondo il quale rilevare precocemente un deficit di vitamina D e intervenire tempestivamente potrebbero portare a migliori outcome clinici e a un miglioramento della qualità di vita nei pazienti con psoriasi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su BMC Nutrition.

Secondo gli autori, l’immunomodulazione potrebbe essere un effetto importante della vitamina D nella psoriasi. Lo studio ha misurato i livelli di 25-idrossi vitamina D in 285 pazienti con psoriasi e in 317 controlli sani, per stimare i livelli di 25-idrossi vitamina D attraverso il saggio Chemiluminescence Micro Particle Immunoassay.

Il deficit di vitamina D nei pazienti con psoriasi è stato del 60%, rispetto al 17,5% nei controlli ( p <0,001), con una media di livelli di vitamina D di 28,3 + 13,9 ng/ml, nei pazienti con psoriasi, e 37,9 + 9,7 ng/ml, nei controlli. Il deficit di vitamina D, inoltre, è stato associato alla psoriasi indipendentemente da età, sesso, dipendenza dal fumo, storia familiare, ipertensione, terapie croniche, cambiamenti a livello ungueale, durata dei sintomi e gravità della malattia.

 Fonte: BMC Nutr 2022

https://bmcnutr.biomedcentral.com/articles/10.1186/s40795-022-00610-y

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