Trapianto dentale: progettazione assistita da computer e tecnologia di stampa 3D

L’attività della membrana parodontale del donatore è il fattore chiave della guarigione del dente autologo. Perciò, l’applicazione della progettazione assistita digitale, del modello di stampa 3D e della piastra guida nell’autotrapianto del dente (ATT) dovrebbero ridurre il danno e preservare l’attività della membrana parodontale, in modo da migliorare il tasso di successo dell’ATT.
Con questo studio, quindi, si è cercato di dimostrare il ruolo della tecnologia digitale nel migliorare il tasso di successo dell’ATT, sebbene nella pratica vi siano differenze nell’accuratezza del modello.

Sono stati analizzati 41 casi di autotrapianto di denti – assistiti da modelli stampati in 3D e guide chirurgiche – e sono stati poi divisi in 2 gruppi a seconda che il dente donatore potesse essere posizionato con successo dopo la preparazione della presa alveolare guidata dal dente modello. Quindi, sono stati esaminati il tempo di preparazione della presa alveolare, il tempo extra-alveolare, il numero di prove di posizionamento del dente donatore tra i due gruppi ed è stato svolto anche un confronto del tempo in vitro del dente donatore con quello di 15 min.

Il gruppo in cui il dente-donatore non può essere posizionato con successo ha richiesto inevitabilmente più tempo di preparazione dell’alveolo e tempo extra-alveolare rispetto al gruppo in cui il dente donatore può essere posizionato con successo; inoltre, il numero di prove di posizionamento con il dente-donatore del gruppo in cui il dente donatore non può essere posizionato con successo è risultato superiore a quello dell’altro gruppo. Non è stata invece registrata alcuna differenza significativa nei tassi di sopravvivenza tra i due gruppi.

Se confrontata con l’autotrapianto di denti tradizionale, l’introduzione della progettazione assistita dal computer combinata con la stampa 3D del dente modello e delle guide chirurgiche riduce significativamente il tempo di preparazione dell’alveolo e il tempo extra-alveolare del dente-donatore e riduce il numero di prove di posizionamento con il dente-donatore, indipendentemente dalla deviazione di forma tra il modello e i denti reali.

Fonte: BMC Oral health

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