Impatto dell’AI nel settore dello screening per il cancro del polmone
Il cancro del polmone è associato a uno dei più alti tassi di morbilità e mortalità tra tutte le forme […]
Smettere di fumare dopo una diagnosi di tumore polmonare migliora notevolmente la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione di malattia, secondo uno studio condotto dai ricercatori del N.N. Blokhin National Medical Research Centre of Oncology di Mosca e pubblicato dalla rivista Annals of Internal Medicine.
Lo studio prospettico è stato condotto su 517 fumatori a cui è stato diagnosticato un carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Durante una media di 7 anni di follow-up, sono stati registrati 327 (63,2%) decessi, 273 (52,8%) decessi specifici per cancro e 172 (33,7%) casi di progressione del tumore (recidiva locale o metastasi).
Il tempo di sopravvivenza globale mediano aggiustato era di 21,6 mesi più alto tra i pazienti che avevano smesso di fumare rispetto a quelli che continuavano a fumare. Sono state osservate una sopravvivenza globale a 5 anni (60,6% vs 48,6%) e una sopravvivenza libera da progressione (54,4% vs 43,8%) più elevate tra i pazienti che hanno smesso rispetto a quelli che hanno continuato a fumare. Dopo gli aggiustamenti, la cessazione del fumo è rimasta associata a una riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause, mortalità cancro-specifica e progressione della malattia.
Fonte: Annals of Internal Medicine
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