Tumore polmonare: l’obesità viscerale associata a una ridotta sopravvivenza

Sebbene l’obesità sia associata a esiti avversi del cancro in generale, la maggior parte degli studi clinici retrospettivi suggerisce un effetto benefico dell’obesità nel carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC).


Una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Thoracic Oncology mostra che l’uso di metodi tradizionali per misurare l’obesità, incluso l’indice di massa corporea, potrebbe essere uno dei motivi per cui l’obesità non è considerato un fattore di rischio per il cancro del polmone.


I ricercatori hanno condotto un esame dei pazienti con cancro ai polmoni prima che questi venissero sottoposti a intervento chirurgico e hanno calcolato il loro peso corporeo in eccesso utilizzando l’indice di grasso viscerale misurato mediante scansioni TC. “L’indice di massa corporea è facile da misurare, ma non permette di discriminare tra massa grassa e massa magra”, osserva Sai Yendamuri del Roswell Park Comprehensive Cancer Center, che ha diretto lo studio. “Abbiamo cercato di misurare l’obesità viscerale in una coorte di pazienti con cancro polmonare non a piccole cellule in stadio I-II che erano sottoposti a lobectomia presso la nostra istituzione ed esaminarne l’associazione con gli esiti oncologici”, spiega Joseph Barbi, primo autore dello studio.


I ricercatori hanno analizzato 513 pazienti e hanno scoperto che un indice di grasso viscerale elevato era associato a una ridotta sopravvivenza libera da recidiva e globale. L’ indice di grasso viscerale era anche inversamente correlato a una firma trascrittomica infiammatoria nei tumori. Questo risultato, scrivono, è coerente “con le osservazioni fatte in modelli murini immunocompetenti in cui l’obesità indotta dalla dieta promuove la progressione del cancro e favorisce la soppressione immunitaria nella nicchia del tumore”.


“Il nostro studio fornisce la necessaria chiarezza sulla relazione tra adiposità e sopravvivenza del paziente con NSCLC, fornendo una solida giustificazione scientifica per il targeting degli effetti pro-tumorali dell’obesità, che includono effetti decisamente negativi sulla risposta immunitaria antitumorale”, aggiunge Yendamuri. Gli autori concludono: “l’obesità viscerale è associata a una scarsa sopravvivenza globale e libera da recidiva nei pazienti con NSCLC precoce, e questi risultati possono informare gli sforzi continui per prevedere gli esiti della malattia e migliorare la gestione del cancro del polmone”.


Fonte: Journal of Thoracic Oncology

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