Un nuovo meccanismo collega il difetto genetico nei pazienti con Ibd alla perdita intestinale

Alcuni ricercatori hanno identificato un nuovo meccanismo attraverso il quale le mutazioni che comportano la perdita di funzione nel gene Ptpn2, trovato in molti pazienti con malattia infiammatoria intestinale (Ibd), influenzano come le cellule epiteliali intestinali mantengono una barriera.


L’epitelio intestinale, un singolo strato di cellule, svolge infatti un ruolo importante per la salute umana, fornendo una barriera e permettendo allo stesso tempo l’assorbimento di nutrienti e acqua. Le cellule epiteliali intestinali sono necessarie per regolare la funzione immunitaria, comunicare con il microbiota intestinale e proteggere l’intestino dalle infezioni dei patogeni – tutte cose che dipendono da una barriera epiteliale intatta.


Le Ibd sono un insieme di malattie intestinali croniche in cui il rivestimento dell’intestino si infiamma e diventa soggetto a perdite. È stato recentemente confermato che l’aumento della perdita intestinale fa crescere il rischio di sviluppare Ibd.


Il nuovo studio ha osservato come le mutazioni di Ptpn2 possano aumentare la permeabilità dell’intestino o più in generale le perdite. Nel lavoro, il team ha dimostrato che nei pazienti Ibd che avevano una mutazione di Ptpn2 comportante la perdita di funzione, aumentava l’espressione di claudin-2, una proteina che provoca la perdita di acqua e sodio nell’intestino e promuove la diarrea. I ricercatori hanno identificato un doppio meccanismo che spiega come l’espressione di claudin-2 aumenti e contribuisca alla perdita di liquidi.


Ptpn2 agisce tipicamente come un freno all’espressione della claudina-2. La mutazione di Ptpn2 che si verifica nelle Ibd rimuove questo freno e permette una maggiore perdita di fluido. Inoltre, Ptpn2 promuove anche un fattore endogeno, chiamato matriptasi, che rimuove la claudina-2 dall’area della membrana cellulare dove media i suoi effetti nel permettere la perdita di fluidi.


L’effetto cumulativo di una ridotta attività di Ptpn2 su entrambi i meccanismi comporta un’elevata perdita di liquidi. I ricercatori hanno dimostrato che questo difetto potrebbe essere invertito trattando le cellule prive di Ptpn2 con matriptasi ricombinante.


I ricercatori hanno concluso sottolineando come il loro lavoro migliori la comprensione di come la genetica delle Ibd possa contribuire alla fisiologia alterata nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale.


Fonte: Journal of Clinical Investigation

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