Università: Confindustria lancia ‘Women in stem’ per valorizzare donne in scienza

Bonomi, ‘In Italia c’è un divario di genere, superare i pregiudizi culturali; è un tema di competitività’


Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, in collaborazione con la Fondazione Bracco, lancia una call nazionale per promuovere la presenza femminile negli studi sulle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). L’obiettivo del progetto “Women in Stem” è quello di aiutare le studentesse a realizzare i propri progetti di carriera nel campo dell’innovazione e della tecnologia, riducendo il tasso di abbandono precoce e favorendo il completamento del percorso di studi.


La Fondazione Mai assegnerà 10 borse di studio del valore di 3 mila euro ciascuna alle studentesse più meritevoli iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline Stem per l’Anno Accademico 2021/2022. Saranno inoltre attivati percorsi di mentorship con le Associazioni e le imprese del Sistema Confindustria per accompagnare le studentesse nel mondo del lavoro.


“La differenza di genere sulle materie scientifiche in Italia è ancora molto rilevante: le giovani laureate Stem sono il 16,2% del totale, a fronte del 36,8% di laureati uomini. È un gap che dobbiamo tutti impegnarci a colmare. Diversi studi confermano, infatti, che le donne che intraprendono un percorso scientifico sono tra le più preparate e rappresentano per l’impresa una risorsa strategica a vantaggio della competitività aziendale”, ha commentato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi.


Bracco, ‘partecipazione femminile al mondo della scienza e professioni tecniche ancora pesantemente ostacolata da stereotipi di genere’


“Vanno superati alcuni stereotipi di genere e culturali attraverso un’azione strutturata di orientamento e di sensibilizzazione, che deve essere condotta attraverso la partecipazione attiva delle imprese. Questo progetto va nella giusta direzione e rappresenta un segnale importante su un tema prioritario per il futuro del nostro paese, in cui Confindustria crede fermamente. Oggi che viviamo il paradosso di avere da un lato giovani e donne ai margini del processo produttivo e, dall’altro, aziende che non riescono a trovare i profili scientifici e tecnici di cui hanno bisogno, abbiamo il dovere di liberare e sviluppare questo grande potenziale inespresso”, ha concluso il leader degli industriali.


“L’innovazione tecnologica sta cambiando i parametri del lavoro, determinando un incremento nella ricerca di profili Stem. Purtroppo, però, la partecipazione femminile al mondo della scienza e delle professioni tecniche, soprattutto in Italia, è ancora pesantemente ostacolata da bias e stereotipi di genere, e il tasso d’abbandono degli studi scientifici è più alto tra le donne. Per questo la nostra Fondazione è felice di lanciare questo progetto” ha affermato Diana Bracco, presidente di Fondazione Mai e B20 Ambassador Women Empowerment.


Il progetto Women in Stem, realizzato con il supporto del Governo del Québec, entrando più in dettaglio, promuove le borse di studio dando priorità ai corsi di laurea con minore presenza femminile; favorisce percorsi di mentoring attraverso il coinvolgimento di scienziate, ingegneri, imprenditrici che condividono con le studentesse la propria esperienza professionale e di vita, come role models, per diventare fonte d’ispirazione; crea una connessione tra le associazioni e le imprese del Sistema Confindustria che “adottano” una laureanda con borse di studio, percorsi di tutoring e stage.

Fonte: Adnkronos Salute

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