Usa, alta variabilità nella gestione dell’ostruzione adesiva pediatrica

Un recente studio ha valutato la variabilità inter-ospedaliera nella gestione operativa e non operativa dell’ostruzione intestinale adesiva pediatrica (Asbo).


Si tratta di uno studio retrospettivo multi-istituzionale eseguito esaminando i pazienti da 1 a 21 anni di età che si presentano con Asbo dal 2010 al 2019 utilizzando il Pediatric Health Information System.


Dei 6.410 ricoveri pediatrici Asbo identificati in 46 ospedali, 3.239 (il 50,5%) sono stati sottoposti a chirurgia durante il ricovero. Il tasso di chirurgia specifico dell’ospedale variava dal 35,3% al 74,7% nel modello non aggiustato, e dal 35,1% al 73,9% nel modello aggiustato.


I fattori associati alla gestione operativa per l’Asbo includevano l’ammissione a un servizio chirurgico, anomalia congenita intestinale o rotazionale, workup diagnostico comprendente imaging addominale avanzato, stato di ammissione non urgente e numero crescente di comorbidità croniche complesse.


I fattori associati alla gestione non operatoria per l’Asbo includevano un aumento del volume annuale specifico dell’ospedale per la patologia, età più elevata, assicurazione pubblica e presenza di coincidenti anomalie congenite non intestinali, malattia neurologica/neuromuscolare, e/o dipendenza da tecnologia medica.


Gli autori hanno concluso che i tassi di intervento chirurgico per l’Asbo variano significativamente tra gli ospedali pediatrici degli Stati Uniti. La variabilità è risultata indipendente dalle caratteristiche del paziente e dell’ospedale ed è probabilmente dovuta alla variazione della pratica.


Fonte: Journal of Pediatric Surgery

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