Vaiolo delle scimmie. Ecdc: al 19 luglio superati i 10.600 casi. Sono 374 quelli registrati in Italia

La maggior parte dei casi aveva tra i 31 e i 40 anni (3841/9237 – 42%) ed era di sesso maschile (9149/9197 – 99,5%). Tra i casi con stato HIV noto, il 38% (923/2403) era sieropositivo. La maggior parte dei casi ha presentato un’eruzione cutanea (4726/5003 – 94,5%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (3269/5003 – 65%). 256 casi sono stati ricoverati in ospedale (8,1%). Nessun caso è stato segnalato come deceduto.

Un totale di 10.604 casi di vaiolo delle scimmie sono stati identificati attraverso i meccanismi del RSI e le risorse pubbliche ufficiali fino al 19 luglio  da 36 Paesi e aree in tutta la regione europea. Sono stati segnalati all’Ecdc e all’Ufficio regionale dell’Oms per l’Europa, tramite il Sistema di sorveglianza europeo (TESSy), 9281 casi provenienti da 31 Paesi e aree, fino al 19 luglio 2022.

Dei 9281 casi segnalati in TESSy, 9276 sono stati confermati in laboratorio. Inoltre, quando era disponibile il sequenziamento, 150 sono stati confermati come appartenenti al clade dell’Africa occidentale. La data più precoce di insorgenza dei sintomi è stata riportata al 03 aprile 2022.

La maggior parte dei casi aveva tra i 31 e i 40 anni (3841/9237 – 42%) ed era di sesso maschile (9149/9197 – 99,5%).

Tra i casi con stato HIV noto, il 38% (923/2403) era sieropositivo. La maggior parte dei casi ha presentato un’eruzione cutanea (4726/5003 – 94,5%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (3269/5003 – 65%). 256 casi sono stati ricoverati in ospedale (8,1%), di cui 114 hanno richiesto assistenza clinica. Un caso è stato ricoverato in terapia intensiva. Nessun caso è stato segnalato come deceduto.

Alcuni (31) casi sono stati segnalati come operatori sanitari, ma non è stata segnalata alcuna esposizione professionale.

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