Vitamina D: correlata ai valori del colesterolo nelle donne in perimenopausa

Secondo uno studio pubblicato su European Review for Medical and Pharmacological Sciences esistono relazioni tra i livelli di vitamina D e quelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi nelle donne in perimenopausa, ed è quindi importante mantenere normali valori di vitamina D.

“La carenza di vitamina D è un problema significativo che colpisce la popolazione che vive nella maggior parte dei paesi. Questo problema è indipendente dal luogo di residenza, dal sesso, dall’età o dal colore della pelle, ed è principalmente influenzato dall’ambiente in cui viviamo e da uno stile di vita malsano, comprese le cattive abitudini alimentari” spiega Elżbieta Grochans, dell’Independent Voivodeship Combined Hospital di Szczecin, in Polonia, autrice senior dello studio.

Per approfondire l’argomento, i ricercatori hanno valutato il profilo lipidico, i livelli di glucosio e i livelli di vitamina D, considerando le variabili sociodemografiche, lo stato di fumo e il consumo di alcol in un gruppo di 191 donne in perimenopausa. Lo studio è stato condotto in due fasi. La prima è stata effettuata tramite un’indagine con l’utilizzo di un questionario tecnico. La seconda invece prevedeva la raccolta di campioni di sangue, al fine di determinare il profilo lipidico, la glicemia e i livelli sierici di vitamina D.

I livelli di vitamina D erano al di sotto del normale nel 78% delle partecipanti; il 77% aveva livelli di colesterolo totale elevati, il 91,6% aveva livelli di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità) entro l’intervallo normale, mentre il 64,4% aveva il colesterolo LDL troppo alto (lipoproteine a bassa densità) e l’84,8% mostrava livelli di trigliceridi normali. Tra le intervistate, il 91,1% aveva livelli glicemici normali.

L’analisi dei dati ha mostrato una debole correlazione negativa tra i livelli sierici di vitamina D e i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi. Solo nel caso del colesterolo HDL non vi era alcuna correlazione statisticamente significativa. Non c’erano inoltre correlazioni statisticamente significative tra i livelli sierici di vitamina D e la glicemia o la gravità della depressione.

La maggior parte delle donne non manifestava disturbi depressivi. Di tutti i fattori analizzati, solo l’istruzione era associata alla gravità della depressione. Il fumo ha influenzato negativamente i livelli sierici di vitamina D nelle donne studiate. La cessazione delle mestruazioni ha influenzato il metabolismo dei carboidrati e i livelli di vitamina D. I livelli di glucosio nel sangue sono aumentati con l’età delle donne studiate.

Fonte: Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2022 May;26(10):3493-3505. doi: 10.26355/eurrev_202205_28844.

https://www.europeanreview.org/article/28844

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